mercoledì 11 maggio 2011

Sesamo


@rice
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Apriti Sesamo, così ordinava Alì Babà alla porta segreta del suo nascondiglio e questa, magicamente, si apriva. Probabilmente questo comando deriva dalla tendenza dei baccelli di sesamo ad aprirsi, esplodendo improvvisamente. Il sesamo, infatti, è una pianta annuale con fiori bianchi che si trasformano in capsule con semi lunghe tra i 2 e i 3 centimetri. Quando diventano mature le capsule si aprono violentemente.
Il sesamo è una delle prime spezie conosciute: veniva usato in Egitto cinquemila anni fa e in India veniva coltivata per il commercio fin dal 1600 a. C. I semi possono essere di color crema o neri: quelli color crema sono i più diffusi e hanno un vago sapore di noce che può essere intensificato dalla tostatura; quelli neri hanno un gusto un po’ terroso ma parimenti piacevole.

La maggior parte del sesamo chiaro viene utilizzato per l’estrazione di un olio dal gusto delicato che può essere un valido sostituto del burro nei piatti (se lo acquistate, scegliete quello estratto a freddo). La restante produzione viene usata soprattutto per salse e dolci da forno.

Da noi non è molto usato, a dire il vero: lo troviamo sul tipico pane palermitano e sui dolcetti. È molto buono sulla carne di tacchino e, se mischiato con il sale, da origine al gomasio, che può essere utilizzato come condimento al posto del sale. Può essere usato anche su salse al formaggio, con verdure e in alternativa al pane grattugiato sui tortini di pesce.









fonte post | gustoblog.it

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