La curiosità di sapere chi sia stato il primo cuoco (o la prima cuoca, si intende) è venuta agli studiosi dell’Università di Harvard che si sono messi a ricercare le origini del nostro modo di cucinare e, soprattutto,a che punto della sua esistenza l’uomo abbia iniziato a cuocere gli alimenti.
I dati scientifici esaminati sono vari – come, per esempio, l’utilizzo del fuoco in maniera normale, la percentuale del tempo impiegata per mangiare, la dimensione della dentatura, la conformazione degli intestini… – e gli studiosi hanno potuto dedurre alcuni elementi interessanti:
sono quasi due milioni di anni che l’uomo (inteso come genere umano) cucina;
rispetto ai primati, gli ominidi impiegavano meno tempo per mangiare e questo potrebbe significare che gli alimenti erano trattati in qualche modo sì da fornire più calorie con minore quantità di cibo;
mangiando alimenti preparati secondo una certa arte culinaria è cresciuta la speranza di vita grazie a un maggiore stato di sanità;
essendo cotti gli alimenti risultavano più morbidi e la necessità di avere denti grandi e mandibola robusta per la triturazione degli stessi era minore.
Si è, quindi, giunti alla conclusione che l’Homo erectus è stato il primo cuoco del mondo: parliamo di circa 1,9 milioni di anni fa.
Ora, però, è sorta una nuova domanda: gli uomini hanno iniziato a cucinare perché erano intelligenti o invece la preparazione dei cibi ha fornito calorie in più sì che l’essere umano ha potuto usare l’energia in più per lo sviluppo del proprio cervello? Si opta per questa seconda opzione, anche sulla scorta di un detto popolare che afferma: “A stomaco pieno si ragiona meglio”.
fonte post | gustoblog.it
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