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Il Barolo è un vino ottenuto dalla fermentazione di uva Nebbiolo nelle sue tre varietà Michet, Lampia e Rosé.
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L' invecchiamento deve essere di minimo 3 anni a decorrere dal 1º gennaio dell'anno successivo alla vendemmia, di cui almeno 2 in botti di rovere o castagno. Se invecchiato per un periodo minimo di 5 anni, cui almeno 2 in botti di rovere o castagno, può fregiarsi della dicitura Riserva.
la sua gradazione alcolica minima 12,50°.
Le zone di produzione In provincia di Cuneo, in Piemonte, comprende i territori dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d'Alba e parte dei territori dei comuni di La Morra, Monforte d'Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d'Alba, Novello e Grinzane Cavour.
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Ecco le sue principali caratteristiche organolettiche:
Di colore rosso granato con riflessi aranciati, al naso si presenta intenso e persistente, ovvero con un patrimonio olfattivo eccezionalmente complesso, che tende a prediligere, a seconda dello stato evolutivo, note fruttate e floreali come viola e vaniglia o note terziarie come goudron e spezie.
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In bocca le componenti "dure" (acidità, tannini, sali) risultano piacevolmente equilibrate da quelle "morbide" (alcoli e polialcoli), con una intensità e persistenza eccezionali che fanno del Barolo un vino potente, elegante e di grande personalità. È curioso sottolineare che, sebbene i comuni indicati siano molto vicini tra loro, esistono delle differenze organolettiche significative che contraddistinguono i vini prodotti nelle varie localita'.
Il Vino Barolo prende il nome dalla nobile famiglia Falletti, marchesi di Barolo, che ne iniziarono la produzione nei loro vigneti.
Si narra che un giorno la marchesa Falletti offrì al re Carlo Alberto, 300 carrà di Barolo, perché il Re aveva espresso il desiderio di assaggiare quel "suo nuovo vino"; l'omaggio passò alla storia: le carrà erano infatti botti da trasporto su carro, della capacità di circa 600 litri (12 brente). Carlo Alberto rimase così entusiasta del vino avuto in dono che decise di comprare la tenuta di Verduno per potervi avviare una sua produzione personale.
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Questo Ré incontrastato dei vini "mondiali" da sempre vanto della produzione vinicola, trova i suo tipici abbinamenti con piatti come arrosti di carne rossa, brasati, cacciagione, selvaggina, cibi tartufati, formaggi a pasta dura e stagionati. Ovviamente, questo vale per tutti i "grandi, può essere classificato anche come vino da meditazione.
Molti i tentativi di contraffazione tentati, ma la qualità la storia e la passione centenaria della sua produzione rendono vano e ridicolo ogni tentativo.
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fonte post | wikipedia.it, http://us.123rf.com, www.barolo.net, www.suoredisantanna.org,
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