sabato 12 febbraio 2011

Limoncello

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Ormai conosciuto in tutto il mondo per il suo aroma e la sua fragranza tipica mediterranea, viene consumato in ogni occasione conviviale. La tradizione dice che il limoncello o limoncino è un liquore dolce ottenuto dalla macerazione in alcool delle scorze del limone ed eventualmente di altri agrumi, miscelata in seguito con uno sciroppo di acqua e zucchero.
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Alla base vi è una preparazione semplice, mediamente dopo almeno un mese di maturazione in bottiglia, diviene il classico liquore giallo da gustare sia come aperitivo che come digestivo dopo i pasti.

La buccia di colore giallo citrino, ottenuta dai migliori limoni di forma ellittica, simmetrica e di dimensioni medio-grandi, è l'ingrediente principale del limoncello contenente oli essenziali che conferiscono al liquore un aroma molto deciso.

Secondo la tradizione il liquore nasce agli inizi del novecento e la sua paternità viene contesa tra sorrentini, amalfitani e capresi: molto rinomato infatti è quello prodotto in Campania utilizzando il limone di Sorrento (il "femminello") o lo sfusato amalfitano IGP.
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A Capri, qualcuno sostiene che le sue origini siano legate alle vicissitudini della famiglia dell’imprenditore Massimo Canale che, nel 1988, registrò per primo il marchio «Limoncello».

Come detto, il liquore nacque proprio agli inizi del 1900, in una piccola pensione dell’Isola Azzurra, 
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dove la signora Maria Antonia Farace curava un rigoglioso giardino di limoni e arance. Il nipote, nel dopoguerra, aprì un’attività di ristorazione proprio nelle vicinanze della villa di Axel Munte. La specialità di quel bar era proprio il liquore di limoni realizzato con l’antica ricetta della nonna. 




Il termine "limoncello" è consentito solo per i liquori prodotti con gli agrumi IGP della penisola sorrentina.



fonte post | wikipedia.it, 

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