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L’origine della bruschetta si perde nella notte dei tempi ma, per quanto riguarda la zona di origine potremmo fare riferimento ad un’area pressappoco coincidente con quella etrusca più conosciuta, area che ci porta in Toscana ed in parte nel Lazio.
Questo per l’antichità, ma l’odierna bruschetta è, a mio parere, da ascrivere totalmente alla Toscana, in particolare nell’area meridionale grossetana, la Maremma.
Perché? Uno dei motivi è dato dall’impiego del sale che diventa necessario in quanto, come penso e spero molti di voi sapranno, il pane toscano si distingue non solo per la sua caratteristica forma ma, in particolare, per il fatto, forse unico al mondo, che non contiene sale.
Sin dall’origine divenne quindi necessario provvedere alla sua integrazione cospargendo la fetta di pane con un pizzico di sale marino, e le saline di Orbetello erano lì vicine.
Questo per l’antichità, ma l’odierna bruschetta è, a mio parere, da ascrivere totalmente alla Toscana, in particolare nell’area meridionale grossetana, la Maremma.
Perché? Uno dei motivi è dato dall’impiego del sale che diventa necessario in quanto, come penso e spero molti di voi sapranno, il pane toscano si distingue non solo per la sua caratteristica forma ma, in particolare, per il fatto, forse unico al mondo, che non contiene sale.
Sin dall’origine divenne quindi necessario provvedere alla sua integrazione cospargendo la fetta di pane con un pizzico di sale marino, e le saline di Orbetello erano lì vicine.
Il pane toscano, dalla pagnotta grande e dalla forma spesso quasi quadrangolare, si presta poi particolarmente perché può essere agevolmente tagliato a fette, piuttosto spesse, che risulteranno contornate da una crosta abbastanza dura ma croccante, con una mollica morbida, bianca e con alveoli piccoli e irregolari (adattissima ad assorbire l’olio) che una volta leggermente grigliate, anche se imbibite di olio, rimarranno comunque rigide e maneggiabili.
La bruschetta è un piatto povero contadino della cucina italiana, servito oggi perlopiù come veloce antipasto.
È costituita da fette di pane rustico abbrustolito nel forno o sulla piastra. La bruschetta può essere condita con un'infinita varietà di ingredienti, il più tipico è il pomodoro. Dell'olio di oliva di buona qualità è essenziale per una ottima bruschetta.
In Toscana viene chiamato fettunta, in altri luoghi panunto. Quando il pane è caldo e croccante si strofina uno spicchio d'aglio sulla superficie e quindi si condisce con olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
È costituita da fette di pane rustico abbrustolito nel forno o sulla piastra. La bruschetta può essere condita con un'infinita varietà di ingredienti, il più tipico è il pomodoro. Dell'olio di oliva di buona qualità è essenziale per una ottima bruschetta.
In Toscana viene chiamato fettunta, in altri luoghi panunto. Quando il pane è caldo e croccante si strofina uno spicchio d'aglio sulla superficie e quindi si condisce con olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
Si ritiene che questo cibo povero sia nato come spuntino per i lavoratori dei campi. Veniva preparato con il pane casereccio, anche raffermo, ed insaporito con carni e salsiccia.
Esiste un tipo di bruschetta chiamata in piemontese soma d'aj, di origine tipicamente monferrina e langarola o della zona delle sorgenti del Po. Gli spicchi d'aglio vengono sfregati sulla crosta del pane abbrustolito. Le fette di pane, così trattate, sono solitamente richiuse a formare un panino, con dentro fette di pomodoro, olio e sale. La soma era il cibo dei vendemmiatori quando, durante la pausa per il pranzo, veniva accompagnata con un grappolo d’uva dolcetto o moscato.
Esiste un tipo di bruschetta chiamata in piemontese soma d'aj, di origine tipicamente monferrina e langarola o della zona delle sorgenti del Po. Gli spicchi d'aglio vengono sfregati sulla crosta del pane abbrustolito. Le fette di pane, così trattate, sono solitamente richiuse a formare un panino, con dentro fette di pomodoro, olio e sale. La soma era il cibo dei vendemmiatori quando, durante la pausa per il pranzo, veniva accompagnata con un grappolo d’uva dolcetto o moscato.
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